Pordenone, "ciao amore" e un occhiolino: come muore Massimo, il dramma che sconvolge la città
Massimo Susanna ha avuto un forte mal di testa, insopportabile, tanto da fargli chiamare il pronto soccorso. Un mal di testa che purtroppo era il segnale di qualcosa di molto più grave che lo ha portato alla morte, a soli 50 anni. Una storia la sua, che ha sconvolto la città di Pordenone. "Per piacere, avverti la mamma sto male", aveva detto al figlio. Sono state le sue ultime parole. L'uomo, originario di San Vito, è deceduto per una emorragia cerebrale.
La storia è stata raccontata sul Gazzettino e ripresa da Leggo. Lunedì 15 novembre, ai funerali nella chiesa dell'Immacolata Concezione, c'erano tantissime persone a dargli l'ultimo saluto. Massimo, che tutti chiamavano Massimino, ha cominciato ad avere un forte mal di testa al lavoro. "Il giorno prima stava bene e, tra l'altro, non soffriva di alcuna patologia", ha detto William, il cognato. Massimo lavorava alla Verinox di Brugnera dove si occupava della gestione del magazzino.
Ha lavorato tutto il giorno anche se non si sentiva bene. Poi, ha preso la macchina ed è arrivato a casa anche se era in stato confusionale e sbagliava strada. Ha parcheggiato, ha parlato con il figlio. Poi la moglie Camilla, vedendo che la situazione stava peggiorando, ha chiamato un'ambulanza. Prima di essere trasportato all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone è riuscito a dire alla moglie "Ciao amore" e le ha fatto l'occhiolino. Nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata l'ultima volta. Alla sera infatti "le hanno comunicato che le sue condizioni erano molto gravi", ha raccontato Williamo. Poi, la telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere. Massimino era morto. Lascia oltre a Camilla, due figli, Andrea e Lorenzo, di 22 e 17 anni.