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Denise Pipitone, la battuta-horror contro la madre: "L'ho vista al supermercato...", chi finisce a processo

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Denise Pipitone e Piera Maggio "utilizzate" per presentare uno spettacolo comico: lo scrittore aretino Alessandro Gori - in arte lo Sgargabonzi - è finito a processo per diffamazione. I fatti, come riporta La Nazione, risalgono al 2014 quando Gori, per presentare lo spettacolo che avrebbe dovuto portare in scena al Circolo Aurora, ha pubblicato su Facebook frasi del tipo "Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, nuovo volto dello spot Lerdammer".

 

 

 

Ma non è tutto. Lo scrittore scrisse pure: "Stasera al supermercato ho visto la signora Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa qualche anno fa. Così sono andato a riempirmi il carrello con un sacco di roba e gliel’ho portato, dicendole: ...E non voglio più vedere quel faccino triste". A Gori, inoltre, viene contestato anche di aver pubblicizzato il suo spettacolo con una locandina dove c’era scritto: "Curiosità pruriginose su Denise Pipitone con diapositiva e Simmenthal e Giovanni Falcone il Renato Rascel dell’antimafia".

 

 

 

Piera Maggio ha deciso allora di procedere per vie legali, spiegando di aver percepito un’offesa diretta a lei e alla figlia, leggendo quei post. "L’intento di Gori – spiega il suo avvocato – non era affatto quello di diffamare né la signora Maggio né la figlia Denise. Il messaggio era tutt’altro, voleva essere una critica nei confronti del sistema televisivo che strumentalizza il dolore di una madre per la scomparsa di sua figlia". Sul procedimento, comunque, pende la scure della prescrizione, che scatterà a gennaio. 

 

 

 

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