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Bollettino 16 novembre: schizzano morti, contagi e ricoveri. "No-vax in lockdown", cresce il pressing sul governo

 Reparto Covid

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La quarta ondata è arrivata anche in Italia, anche se in maniera meno violenta rispetto a gran parte dell’Europa. Merito della barriera eretta grazie al vaccino, anche se sarà fondamentale ricorrere alla terza dose per aumentare il livello di protezione dal Covid in una stagione così “cattiva” come quella invernale. Inoltre si sta facendo sempre più strada l’ipotesi di restrizioni apposite per i non vaccinati: un modo per tutelare chi preferisce rischiare di morire al vaccino e soprattutto per non immobilizzare di nuovo il paese.

 

 

Il bollettino di oggi, martedì 16 novembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 7.698 contagiati, 5.220 guariti e 74 morti a fronte di 684.710 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1,1 per cento (-0,9 rispetto a ieri, quando i test erano meno di 300mila). La curva è quindi in risalita dopo il weekend, così come continuano ad aumentare gli ingressi in ospedale: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +162, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +6 a fronte di 41 nuovi ingressi.

 

 

Nel frattempo i governatori hanno concordato una strategia da presentare al governo, basata sul modello del lockdown per i non vaccinati messo a punto nella vicina Austria. “Come Regioni chiederemo al governo che le misure restrittive legate alla fasce di colore valgano per le persone non vaccinate, non per chi ha correttamente fatto il vaccino”, ha dichiarato Giovanni Toti dopo una telefonata con il presidente Fedriga.

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