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Covid, gli estremi rimedi di Giovanni Toti: "Restrizioni solo per non vaccinati"

 Giovanni Toti

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A fronte di una impennata dei contagi da Covid e il rischio di andare in zona gialla tra due settimane, il governatore della Liguria Giovanni Toti pensa a restrizioni e "misure di contenimento" solo per chi non si è vaccinato, altre chiusure infatti "farebbero danni gravissimi al Paese". "Purtroppo è possibile che serva qualche altra forzatura. Ma non sulla libertà di spostamento: non possiamo permetterci chiusure e stop", dice il presidente ligure in una intervista a Il Corriere della Sera.

 

 

Chi si è vaccinato, "proteggendo se stesso e la sua famiglia, ha diritto di vivere una vita normale", prosegue Giovanni Toti. "Chi no, con il tampone potrà solo accedere ad attività essenziali alla sopravvivenza: potrà lavorare, fare acquisti indispensabili (alimentari, farmaceutici) ma non frequentare luoghi dove mette a rischio la propria salute e anche quella altrui". Per Toti, occorre rivedere anche la durata del green pass legato al tampone. "Non possono valere 3-4 giorni, sono troppi, perché si può essere negativi nel momento in cui viene fatto ma positivi 48 ore dopo, con il rischio di contagiare gli altri. Non è giusto mettere a rischio la collettività e creare intasamenti e drammatici rallentamenti dell’attività sanitaria che ancora, dopo due anni di Covid, stiamo scontando".

 

 

In merito all'obbligo vaccinale, Toti spiega che "con oltre l’85 per cento della popolazione vaccinata, non credo si possa imporre a una fascia di persone riluttanti un trattamento sanitario obbligatorio. Piuttosto, l’obbligo va previsto per le terze dosi per il personale sanitario e delle Rsa, e va fatto subito". 

 

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