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No Vax, le chat: "Mario Draghi gambizzato". Come chiamano gli italiani vaccinati

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Gli "schiavi del vaccino". Così, con sprezzo del senso del ridicolo, i No Green pass di "Basta dittatura" definiscono gli italiani immunizzati. Nuovo blitz contro la chat Telegram con cui i ribelli diffondono il loro pensiero e soprattutto organizzano le manifestazioni di protesta. Una ondata di odio social che monta ancora di più in questi giorni, da quando i cortei di piazza sono stati vietati nel governo nei centri delle maggiori città italiane, soprattutto alla luce del boom di contagi a Trieste, autentica capitale dei "ribelli" per intere settimane.

 

 

 

 

 


Nelle prime ore di lunedì mattina sono stati eseguiti 17 decreti di perquisizione in 16 diverse città d'Italia a seguito delle indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione. I reati ipotizzati sono quelli di istigazione a delinquere - con l'aggravante del ricorso a strumenti telematici - e istigazione a disobbedire le leggi.

 

 

 

 

 

 

Tra i perquisiti molti volti e nomi noti alle forze di polizia per precedenti reati quali resistenza a pubblico ufficiale, furto, rapina, estorsione ed in materia di stupefacenti. C'era chi aveva promosso blocchi autostradali e ferroviari e aggressioni di piazza alle forze dell'ordine. Oltre agli insulti agli italiani, anche minacce nei confronti del premier Mario Draghi, con istigazioni sistematiche all'utilizzo di armi contro medici, scienziati, giornalisti accusati di "asservimento" e "collaborazionismo" con il governo. Tra le parole d'ordine, "impiccagioni", "fucilazioni", "gambizzazioni" e riferimento diretto a una nuova "marcia su Roma". 

 

 

 

 

 


"Ci stanno dando la caccia. Stiamo attenti - scrivono nella chat i no pass e i no vax -. La verità fa male a questo governo", "Potremmo organizzare gruppi di centinaia di persone ed entrare senza mascherine in un centro commerciale. Ci rivolgiamo alle forze dell'ordine: state difendendo un governo che non è giusto, che sta facendo male. Il popolo si sta ribellando non perché è cattivo. Il nostro è un modo di dire no alle ingiustizie". 

 
 

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