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Bollettino 13 novembre: oltre 8.500 contagiati e 53 morti. Vaccino, rapporto-Iss: "Quanto è calata l'efficacia"

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua lentamente ma costantemente a peggiorare, anche se è ancora lontana dai livelli toccati in Germania e soprattutto nei Paesi dell’Europa dell’Est, dove la quarta ondata si sta dimostrando travolgente per via del basso tasso di popolazione vaccinata. Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha lanciato l’allarme sull’epidemia di Covid, con la situazione che è diventata “molto preoccupante” in dieci Paesi e “preoccupante” in altri dieci.

 

 

Per quanto concerne l’Italia, il bollettino di oggi - sabato 13 novembre - rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 8.544 contagiati, 4.033 guariti e 53 morti a fronte di 540.371 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1,6 per cento (-0,1). La situazione del sistema sanitario nazionale è ancora sotto controllo grazie all’alto numero di vaccinati con due dosi che, anche in caso di contagio, raramente sviluppano la malattia. In questo senso si può parlare di pandemia dei non vaccinati: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +72, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +8.

 

 

Nel frattempo l’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato il report settimanale in cui si evidenzia che dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia scende dal 76 al 60 per cento rispetto ai non vaccinati. Calo molto meno evidente della protezione dopo sei mesi per quanto riguarda la malattia grave: l’efficacia passa dal 92 all’82 per cento.

 

 

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