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Conto corrente sequestrato, addio risparmi: la sentenza che cambia tutto, ecco chi rischia

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Oltre alla stretta del governo, con controlli, denunce e nuove regole presenti nella Manovra, contro i cosiddetti "furbetti" del reddito di cittadinanza, arriva una sentenza della Cassazione che stabilisce la legittimità del sequestro del conto corrente per tutti quelli che usufruiscono della misura senza averne diritto. Secondo quanto riporta Adnkronos che cita il sito Laleggepertutti, la sentenza riguarda il caso di una donna "che aveva presentato ricorso contro il sequestro del suo conto corrente disposto perché aveva percepito il Reddito di cittadinanza pur avendo un reddito da lavoro dipendente. Dal canto suo, la Cassazione non solo ha respinto il ricorso della donna ma ha anche ribadito che devono essere confiscate le somme a credito erogate dall’Inps ed incassate indebitamente".

 

 

Inoltre, si legge ancora, "è stato escluso che la donna non fosse al corrente dell’obbligo di dichiarare la variazione del suo reddito: in pratica, se prima prendeva il sussidio legittimamente perché in possesso dei requisiti, nel momento in cui ha iniziato a incassare anche un reddito da lavoro dipendente che prima non c’era avrebbe dovuto comunicarlo all’Inps, in modo che l’Istituto valutasse se la donna aveva ancora diritto o meno al reddito di cittadinanza".

 

 

Quindi, gli ermellini concludono che "qualora il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l’ablazione del denaro comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto fino alla concorrenza del valore del profitto medesimo e deve essere qualificato come confisca diretta e non per equivalente". Insomma, riassume Laleggepertutti, "quello che è stato preso illecitamente viene sequestrato sul conto in banca". Come è sensato che sia. 

 

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