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Viviana Parisi, "non è stata lei a uccidere Gioele": le sconvolgenti conclusioni dell'esperto, come è morto il bimbo

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Si torna a parlare di Viviana Parisi e della morte del piccolo Gioele, la tragedia di Caronia. Se ne torna a parlare per quel che ha scritto il professor Massimo Picozzi, lo psichiatra incaricato dalla procura di Patti di esplorare la mente della donna. Il caso è chiuso: per gli investigatori è stato omicidio-suicidio, insomma una madre che uccide il figlio. Anche se non viene escluso il fatto che Gioele sia stato ucciso dagli animali dopo la morte della madre: di sicuro, non sono coinvolte altre persone. E Viviana, lo si è scoperto in tutto questo tempo, probabilmente aveva dei demoni, dei malesseri drammatici che la hanno spinta a fare quanto a fatto.

 

E queste tesi vengono confermate da Picozzi, con parole pesantissime: "Non è stata Viviana a uccidere Gioele, è stata la malattia che ha sconvolto la sua mente e non ha trovato un riconoscimento e una presa in carico adeguati", mette nero su bianco l'esperto. Un documento che è stato il pilastro dell'indagine, chiusa dal procuratore Angelo Cavallo, il quale ha spiegato: "Il suicidio è l'unica causa di morte compatibile con le indagini... sul bambino non si possono dare risposte certe ma sono escluse azioni di terzi e di animali".

 

E ancora, Picozzi aggiunge: "È possibile che abbia commesso un figlicidio psicotico o altruistico, generato da un'alterazione del rapporto con la realtà... È doveroso qui sottolineare il profondo rapporto d'amore che ha sempre legato madre e figlio". Il professore, inoltre, ha ricordato come in questi casi le madri uccidono i figli immaginando di risparmiare loro un futuro di sofferenze. "La gioia della nascita si era trasformata per lei in paura: paura che il bimbo si ammalasse, che il marito le sottraesse il figlio... E poi i timori spaventosi nascosti dietro frasi come: Abbiamo consegnato i bambini a satana", ricorda Picozzi alcune delle inquietanti parole di Viviana.

 

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