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Covid, "crollo del 75% in tre settimane". Vaccino, l'Italia è condannata? Nero su bianco, il peggiore dei dati

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Come ogni settimana, ecco piovere il rapporto Gimbe sull'andamento della pandemia da coronavirus in Italia. E i dati sono piuttosto inquietanti. In premessa, si fa notare come crescono del 37,7% infatti i nuovi casi settimanali di Covid, del 14,8% i ricoveri in ospedale e del 9,4% le terapie intensive. E ancora, come ormai è noto, gli attualmente positivi sono superiori alle 100mila persone.

La fondazione Gimbe confronta i dati della settimana 3-9 novembre rispetto alla precedente. E Nino Cartabellotta, il presidente, spiega: "Per la terza settimana consecutiva si conferma un incremento dei nuovi casi settimanali e una media giornaliera più che raddoppiata in meno di un mese, da 2.456 il 15 ottobre a 5.870 il 9 novembre".

Settimana su settimana, i nuovi contagi sono passati da 29.841 a 41.091 (+37,7%), i decessi da 257 a 330. Ma soprattutto prosegue la crescita dei ricoveri in ospedale, sia dei pazienti con sintomi, passati da a 2.992 a 3.436 (14,8%), sia di quelli in terapia intensiva, passati da 385 a 421 (+9,4%). In salita anche le persone in isolamento domiciliare, passate da 81.070 a 96.348, pari a +18,8 per cento. Il dato che però forse meglio di tutti gli altri fotografa l'aumento della circolazione virale è quello relativo all'incremento del rapporto positivi-test, schizzato dal 3,6% al 9,9%, sia dal rapporto positivi-tamponi molecolari, passato dal 2,4% al 4,7 per cento.

Nel dettaglio, in 66 province c'è un'incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Veneto tutte le Province superano tale soglia. In 3 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (479), Bolzano (260) e Gorizia (221). Per queste realtà territoriali, Cartabellotta suggerisce di "considerare restrizioni su base comunale o provinciale, questo per evitare che la diffusione del contagio trascini l'intera Regione in zona gialla".

Infine, un ultimo dato piuttosto drammatico: crollano del 75% in tre settimane le dosi di vaccino anti-Covid: sono ancora 2,7 milioni gli over-50 da vaccinare con prima dose. Ma non decolla neppure la campagna relativa alle terze dosi. Insomma, se le cifre ancora non fanno paura, le prospettive, con la complicità della frenata sui vaccini, ora iniziano davvero ad inquietare.

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