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Maltempo, dramma in Sicilia: "Non uscite di casa, rischi enormi". L'area che rischia di essere spazzata via

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Il maltempo, tra nubifragi e bombe d'acqua, continua a tenere l'Italia col fiato sospeso. Il peggio, ora, è previsto nella provincia di Agrigento. Tanto che il prefetto della città, Maria Rita Cocciufa, si è spesa in un drammatico appello ai cittadini. "Un accorato appello a tutti gli agrigentini: non mettetevi in macchina e non uscite di casa, la condizione è di grande, grandissimo, rischio per l'ondata di forte maltempo che sta interessando la zona Nord della provincia di Agrigento", ha affermato.

Le maggiori criticità vengono segnalate a Sciacca, Menfi, Ribera e in alcuni dei comuni più piccoli di quella zona. Interpellata da TgCom24, il sindaco di Siacca, Francesca Valenti, ha spiegato che è "ancora troppo presto per la conta dei danni". Già, potrebbe non essere finita.

A Sciacca, Menfi e Ribera a causa dell'emergenza presto i cittadini potrebbero essere evacuati, almeno quelli più a rischio o le cui abitazioni risultano danneggiate. Il punto è che sono straripati diversi torrenti. Terribile la situazione a Sciacca, dove un muro di sostegno è crollato a ridosso di un edificio di 7 piani. Gli abitanti di due palazzi sono stati sgomberati. Diverse auto sono state interessate dal crollo, che come conseguenza ha anche determinato il cedimento di una porzione di strada asfaltata.

La Valenti, sempre a TgCom24, ha speso parole drammatiche: "Esondazioni, frane, Sciacca è un comune in ginocchio, distrutto. Ci sono stati anche crolli che hanno riguardato abitazioni residenziali. Per tutta la notte ci sono stati interventi di soccorso. Non si può fare ancora la conta dei danni. Non si parli di cause lontane, non perdiamoci nella burocrazia, in questo momento Sciacca e il territorio agrigentino hanno bisogno di tutto quel che serve per rialzarsi", ha concluso la prima cittadina.

L'ondata di maltempo non accenna a diminuire: la Sicilia occidentale è sotto attacco da martedì, tra allagamenti, danni e disagi anche nella provincia di Palermo. Decine le richieste di intervento arrivate ai soccorritori, con le strade che sono state trasformate in veri e proprio torrenti. L'allerta in tutta la Sicilia resta arancione. I primi miglioramenti sono previsti dal tardo pomeriggio di oggi, giovedì 11 novembre.

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