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Covid, il bollettino 9 novembre: aumentano contagi e morti. "Ricoveri in intensiva sopra la soglia": due regioni condannate?

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo. Per ora l’aumento dei casi di Covid non spaventa: è nell’ordine delle cose, visto che siamo a cavallo tra l’autunno e l’inverno, quindi con le temperature più basse e la vita che si consuma principalmente in luoghi chiusi il virus trova condizioni ideali per circolare. L’Italia deve ringraziare l’alto tasso di popolazione vaccinata con due dosi e una misura come il Green Pass se può continuare a vivere con una certa tranquillità rispetto a gran parte dell’Europa.

Europa che è diventata l’epicentro della pandemia, come sottolineato recentemente dall’Organizzazione mondiale della sanità: solo nella scorsa settimana, in tutta la regione sono stati registrati circa 2 milioni di casi. Tornando all’Italia, il bollettino di oggi - martedì 9 novembre - rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 6.032 contagiati, 4.613 guariti e 68 morti a fronte di 645.689 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è sceso allo 0,9 per cento (-0,8 rispetto a ieri, quando i test erano molti di meno).

Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, la pressione rimane sotto controllo a livello generale: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +74, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +6. Dall’aggiornamento di Agenas emerge però che in Friuli Venezia-Giulia e nelle Marche i ricoveri in rianimazione sono oltre la soglia del 10%: potrebbero incorrere in restrizioni importanti nelle prossime settimane.

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