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Henry Amadasun, 18enne annegato a Cadoneghe. Il padre caccia l'amico dai funerali: "L'hai ucciso tu"

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La morte di Henry Amadasun ha sconvolto la comunità di Cadoneghe, Padova. E ieri il padre Evans, distrutto, ha allontanato dai funerali un amico del ragazzo, accusandolo di essere la causa della tragedia. Il 18enne di origini nigeriane era sparito da casa un mese fa, dopo aver mandato un messaggio inquietante agli amici: "Non me ne vogliate, non so se ci rivedremo ancora, vi voglio bene per sempre". Il suo corpo è stato ritrovato nel fiume Brenta: doveva tornare a casa in bicicletta dopo una serata in allegria, invece avrebbe deciso di farla finita, anche se la dinamica è ancora incerta e non priva di dubbi tanto da rendere necessaria, dopo 46 giorni di attesa, l'autopsia richiesta proprio dai genitori.

Davanti alle 300 persone accorse alla chiesa di Cadoneghe per l'ultimo saluto a Henry, come riportato dal quotidiano locale il Gazzettino, il padre è letteralmente crollato cacciando l'amico del figlio: "Vai via! Via da qua! Quello ha ucciso mio figlio!", avrebbe urlato al giovane. Secondo la famiglia infatti la pista del suicidio non è credibile e nel drammatico annegamento sarebbe coinvolto proprio l'amico presente al funerale. Sono serviti l'intervento dei carabinieri Fabrizio Donati e il sindaco Marco Schiesaro per placare l'ira dell'uomo, fuori di sé dalla rabbia e dal dolore.

"Ci sono momenti in cui il silenzio animato dalla carità diventa più eloquente di ogni parola - ha sottolineato il parroco della chiesa di Sant'Andrea, don Sandro Stefani, nella sua omelia -. Questo silenzio esprime pietà per Henry e affetto per la sua famiglia; c’è bisogno, ora, di starci vicino".

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