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Variante Delta e quarta ondata, "Natale in giallo": le regioni italiane a rischio lockdown

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Forse "il 2020 non tornerà", come ripetono in tanti, in maniera un po' inquietante. Ma il Covid, sotto forma di Variante Delta, spaventa di nuovo. E l'Italia, pur rimasta ai margini della quarta ondata che sta colpendo nuovamente l'Europa, soprattutto all'Est ma non solo, guarda con apprensione alle prossime settimane. Stando agli ultimi report, sono tredici le regioni più esposte al rischio di tornare in giallo, il famigerato colore del semi-lockdown. Un incubo, alle porte del Natale e alla vigilia del mese, dicembre, che è il tradizionale "booster" dei consumi.

 

 

 

 



Friuli Venezia Giulia, Calabria, Lazio e la Provincia di Bolzano sono le aree nell'occhio del ciclone. Si rispolverano i tristi parametri che fanno scattare la "retrocessione": oltre 50 contagiati su 100mila di abitanti per due settimane consecutive, saturazione di posti letto in terapia intensiva (oltre il 10%) e reparti ordinari (oltre il 15%.). I dati nazionali indicano come sia stata già superata la soglia dei 50 positivi su 100mila abitanti (siamo a 53), in virtù di 13 regioni su 21 in zona pericolo. In particolare, si diceva, la provincia di Bolzano (189,1), Friuli-Venezia Giulia (139,6), Veneto (75,3), Lazio (63), Provincia di Trento (63), Toscana (57,7), Campania (56,9), Emilia-Romagna (56,1), Calabria (52,5), Liguria (52,1), Sicilia (51,7), Umbria (51,4), Marche (50,2).

 

 

 

 


A questo dato occorre poi aggiungere quello degli ospedali. Come ricorda il Corriere della Sera, "in Friuli-Venezia Giulia la saturazione dei letti negli ospedali è al 7,7% nei reparti ordinari e al 9,1 nelle rianimazioni. Nella Provincia di Bolzano "l'11,6% di letti già occupati nei reparti ordinari, ma nelle terapie intensive il valore scende a 3,8%". In Calabria "sature al 10,2% (ordinari) e al 4,7% (rianimazioni)". E nel Lazio "l'incremento dell'incidenza è stato vorticoso, da 38 a 63 positivi su 100mila abitanti, nel giro di due settimane. E le percentuali di letti occupati (7,7% in area medica e ben 9,1% in rianimazione) sono ben oltre i valori medi". Non sta meglio la Sicilia, già a rischio giallo dopo l'estate: occupazione all'8,1% nei reparti ordinari e nelle rianimazioni al 4,4 per cento. 

 

 

 

 

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