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Bollettino 4 novembre, l'ombra della quarta ondata: quasi 6mila positivi e 59 morti. Ricoveri, altra fiammata

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, anche se non è proprio il momento di abbassare la guardia: con l’avvento della “cattiva stagione” c’è stata una risalita dei contagi che non deve far dormire sonni tranquilli. Ma l’Italia, rispetto ad altri paesi dove è già ufficialmente partita la quarta ondata, può contare su un alto tasso di persone vaccinate e anche sul Green Pass, che comunque garantisce maggior sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 4 novembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 5.905 contagiati, 3.754 guariti e 59 morti a fronte di 514.629 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1,1 per cento (+0,4 rispetto a ieri). Sono quindi aumentati leggermente sia i casi di Covid che i decessi, mentre per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale la situazione è piuttosto stabile: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +16, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +2.

 

 

“La situazione epidemiologica in Europa è molto preoccupante - ha fatto sapere l’Ema - stiamo entrando nell’inverno con l’aumento di casi e ricoveri. Assistiamo anche a un aumento di decessi. È molto importante che tutti vengano vaccinati”. “Siamo già nella quarta ondata”, ha aggiunto Cavalieri, responsabile vaccini Ema. A completare l’allarme, l’Oms: “L’Europa rischia mezzo milione di morti entro febbraio”.

 

 

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