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Generale Figliuolo, "ecco chi vaccineremo nei prossimi mesi": la conferma peggiore, si mette malissimo

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"Incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi". L'ultima circolare inviata alle Regioni dal generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza Covid, conferma la gravità della situazione alla luce, sottolinea Figliuolo, della "cosiddetta pandemia dei non vaccinati". Con la Variante Delta che incalza, l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva certificato dalla Fondazione Gimbe e da un trend in crescita che inquieta in vista dell'inverno, insomma, occorre velocizzare la terza campagna di immunizzazione e "proseguire con il completamento dei cicli primari". Per questo si chiede alle Regioni di "rinforzare l'opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione". Impresa ai limiti dell'impossibile, visto lo zoccolo duro di no vax. 

"Le autorità sanitarie - sottolinea la circolare di Figliuolo - hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi booster secondo il solo criterio anagrafico", cioè gli over 60, "eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose. Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (comparto scolastico, sicurezza, difesa), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti autorità sanitarie". Il tutto, ovviamente, sarà condizionato dall'andamento dell'epidemia nelle prossime settimane.

"Alla crescita dei contagi non corrisponde, per ora, un incremento proporzionale di ospedalizzazioni: secondo le rilevazione aggiornate al 3 novembre, 3.029 persone sono ricoverate con sintomi in degenza ordinaria e 381 in terapia intensiva, a fronte rispettivamente di 3.198 e 440 soggetti ricoverati al 30 settembre scorso", è l'analisi di Figliuolo che lascia spazio a un po' di ottimismo per il futuro immediato, così come questo autunno, a differenza di quanto accaduto nel 2020, la scuola sembra essere stata "risparmiata" per ora dai contagi. Non si può abbassare la guardia, e per questo le Regioni dovranno "ricorrere in modo sistematico alla 'chiamata attiva', procedendo alla prenotazione dei soggetti interessati alla dose 'booster' anche attraverso la rete della medicina del territorio, con il più ampio coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti". E sui bambini si lascia aperta una finestra importante sul "probabile allargamento alla fascia 5-11 anni", definita "probabile nei prossimi mesi".

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