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Reddito di cittadinanza, il napoletano che fa l'accento bulgaro: non è Fantozzi. Per Di Maio imbarazzo totale

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Per assicurarsi il reddito di cittadinanza ha presentato in un ufficio postale di Castellammare di Stabia una carta di identità bulgara, evidentemente falsa, e ha pure simulato l'accento straniero che, però, di balcanico aveva ben poco: l'uomo, un 46enne già noto alle forze dell'ordine, figura tra i 2.441 furbetti del reddito di cittadinanza individuati dai carabinieri tra Napoli e provincia. Il trucco però è stato smascherato e al posto dei soldi i carabinieri della locale Sezione Radiomobile gli hanno notificato un ordine di arresto. Tra i casi eclatanti anche quello di un 41enne di Cardito (Na), che dal 2020 ha percepito puntualmente ogni mese il sussidio malgrado fosse ai domiciliari. Ne dovrà rispondere penalmente.

 

 

Ma nell'elenco dei "furbetti" del reddito c'è di tutto: camorristi, parenti di affiliati ai clan, parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori irregolari. vera e propria truffa ai danni dello Stato dal valore di 10 milioni di euro, dei quali 5 nella provincia di Napoli. Da maggio a ottobre 2021, i militari dell'Arma sono stati impegnati in una campagna di controllo e verifica sulla legittimità della percezione del reddito di cittadinanza, che ha visto impiegati tutti i reparti territoriali del comando carabinieri Ispettorato del lavoro con la collaborazione dell'Inps.

 

 

A finire nel mirino dei militari del comando interregionale Ogaden, cinque regioni meridionali, oltre alla Campania: si tratta di Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Spulciando i numeri in Campania sono 1.824 le persone denunciate per truffa ai danni dello Stato. La provincia con più deferimenti per percezione indebita è quella di Napoli: su 2441 furbetti 716 sono stati denunciati, 422 hanno precedenti penali.

 

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