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Ddl Zan affossato, dopo la sconfitta in Aula il Pd va nelle scuole: secondo voi è normale?

L.S.
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«Quando un'associazione ipotizzò la presentazione del libro di Giorgia Meloni in una scuola, per altro senza che lei ne fosse a conoscenza, si alzò una levata di scudi del Pd, dei 5 Stelle, addirittura dell'Anpi, che chiesero l'intervento del ministro dell'Istruzione per fermare quello che loro ritenevano un tentativo di indottrinamento. Sabato, però, il deputato del Partito democratico Alessandro Zan ha presentato il suo libro al Liceo "De Castro" di Oristano senza che nessuno protestasse. Per lui e per gli esponenti del Pd, quindi, è tutto lecito? È normale andare per le scuole dopo un voto parlamentare che ha bocciato una loro proposta di legge? La doppia morale del Pd e della sinistra è insopportabile». Così Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d'Italia.

 

 

 

Ma è tutto il partito della Meloni a rivoltarsi, annunciando interrogazioni al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e chiedendo anche l'intervento del presidente della Camera Roberto Fico. Da parte sua, il Pd risponde per le rime.

 

 

 

«Le proteste dei sedicenti "patrioti" sono goffe e inconcludenti», attacca la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura, «è assolutamente normale e rientra nell'autonomia delle scuole ampliare l'offerta didattica approfondendo temi di attualità non solo politica ma soprattutto sociale. Chi più competente del collega Zan per parlare di una legge che ha occupato i media e coinvolto cittadini e associazioni per settimane?». Insomma, la sinistra che perde in Parlamento prova a rifarsi nei licei... 

 

 

 

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