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Roma, arrestata la zarina della droga dello stupro: tra i clienti spunta un senatore, terremoto politico

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Ci sarebbe anche un senatore della Repubblica tra i clienti di Clarissa Capone, rinominata la “zarina del Ghb”. La maxi operazione ha condotto all’arresto di 39 persone, mentre altre 24 sono finite sotto indagine: così è stato interrotto un giro d’affari da 5 milioni di euro, realizzato grazie a sostanze psicotrope nuove, tra cui anche la cosiddetta droga dello stupro, consumata nei festini altolocati di Roma.

E quindi tra le centinaia di clienti della Capone ci sarebbero nomi illustri tra mondo della politica e dello spettacolo: per oltre due anni tutte queste persone si sono rivolte alla “zarina del Ghb” per acquistare la droga. I carabinieri del Nas hanno ovviamente sequestrato anche i due cellulari della donna, all’interno dei quali ci sono migliaia di numeri di telefono su cui si stanno concentrando le attenzioni degli acquirenti: probabile che spunti qualche nome a dir poco scottante.

D’altronde la stessa Capone, ignorando di essere intercettata, aveva rivelato agli inquirenti che il suo giro d’affari puntava molto in alto: “Calcola che quando ci stava il Festival del Cinema io là andavo con lo zainetto pieno. Cioè ci stavano i giornalisti, ci stava di tutto e di più. E da là poi sono arrivata a un politico”.

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