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Alberto Genovese, confessioni terrificanti nelle chat: "Sono un porco pedofilo. Nel 2018 mi sono fatto tre..."

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Alberto Genovese dopo una cocente delusione d’amore sarebbe precipitato nella ricerca di donne giovanissime, anche minorenni, disposte a condividere "il doloroso piacere del sesso estremo", racconta lui stesso ai pm con l'aggravante della tossicodipendenza. Interrogato una ventina di giorni fa, ha negato di aver drogato e violentato almeno due ragazze invitate alle sue feste a base di droga. Dopo un anno senza droga e due mesi ai domiciliari in una clinica pubblica per tossicodipendenti, ha chiesto di essere sentito nuovamente dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e all’aggiunto Letizia Mannella che poi, lo scorso 8 ottobre, lo hanno rinviato a giudizio.

Ammette di prediligere ragazze molto giovani, altrettanto magre e pronte a drogarsi. "Io sono un porco pedofilo", scrive il 28 agosto 2020 nella chat tra maschi che i magistrati gli contestano. "Io ho un range 16/20, in Italia è legale, tecnicamente", spiega dimostrando agli amici di aver studiato la legge che, se "non sei un suo parente o un prof", consente rapporti con una minorenne consenziente che ha compiuto 16 anni: "Nel 2018 ho fatto tre sedicenni", rivela. "Nelle sue feste a Terrazza sentimento, splendido attico con vista sul Duomo di Milano, e a Villa Lolita ad Ibiza la droga scorreva a fiumi", rivela il Corriere della Sera.

"Le ragazze venivano apposta per drogarsi. Io ero arrivato addirittura a pensare di non poter stare con una ragazza che non fosse drogata", racconta sempre Genovese. L’accusa dice una giovane di 18 anni, l’11 ottobre 2020, dopo quasi 24 ore di violenze era riuscita a fuggire seminuda e a fermare una volante della Polizia facendolo arrestare un mese dopo. Genovese ha replicato che, "in camera da letto ci andarono volontariamente, consensualmente per fare sesso e assumere sostanze, che la ragazza aveva voluto la Ketamina per entrare in un mondo colorato e fatato e aveva preteso soldi per fare sesso estremo". Poi racconta di essersi, "allontanato dalle persone che erano i miei amici storici, sani" ed era circondato da persone solo, "per il tenore di vita che offrivo, per i regali, per le cene, per le vacanze, per tutto quello che era il contorno intorno a me, come le molte ragazze che  volessero solo farsi mettere incinte".

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