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Parma, maxi-sequestro di cosce di maiale: prosciutto-horror, ecco cosa ci mangiavamo (davvero)

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Ma cosa mangiamo quando ci sediamo a tavola? Pensiamo di avere qualche bella fetta di prosciutto nel piatto, ma quel prosciutto potrebbe essere stato prodotto in condizioni terrificanti. Il Nas di Parma, infatti, nel corso di servizi di controllo svolti nell'ambito della produzione e del commercio di prodotti alimentari (in particolare sulla filiera delle carni), "ha individuato in provincia di Modena uno stabilimento di lavorazione e sezionamento di carni suine che effettuava operazioni di cernita e manipolazione dei prodotti in ambienti e con modalità incompatibili con le misure igieniche e di salubrità degli alimenti", sottolinea la nota del Nas di Parma.

 

 

I carabinieri "durante l'accurata ispezione igienico-sanitaria" hanno sequestrato "oltre 20,5 tonnellate di cosce suine congelate - destinate alla produzione di prosciutti crudi - che, in violazione ai principi generali di igiene e sicurezza alimentare, venivano detenuti sul pavimento dello stabilimento, che si presentava in pessime condizioni, con sporcizia diffusa, tracce di ruggine, sangue animale e residui del lavaggio di attrezzature da officina".

 

 

Denunciato alla Procura della Repubblica di Modena il titolare dell'azienda per la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e segnalato alla competente Autorità Sanitaria per ulteriori violazioni amministrative accertate pari ad un importo di 3.000 euro. "Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare la sussistenza di eventuali ulteriori irregolarità di carattere amministrativo, sull'origine e le finalità di destinazione dei prodotti sequestrati, il cui valore commerciale ammonta ad oltre 150 mila euro", conclude il Nas di Parma.

 

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