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Verona, il mistero: cade dal bagagliaio dell'auto, batte la testa e muore a 21 anni. Uno "strano incidente"

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E' morto a 21 anni dopo essere caduto dal bagagliaio dell'auto guidata da un suo amico. Il ragazzo si chiamava Michele Zenti e abitava a Parona, in provincia di Verona, con i suoi genitori, che proprio non riescono a spiegarsi questa tragedia. Il giovane è deceduto dopo 5 giorni di coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civile di Borgo Trento. Già al suo arrivo in ospedale, come racconta il Corriere della Sera, le condizioni erano apparse disperate. 

 

 

 

Il 21enne ha battuto la testa sull'asfalto dopo l'inspiegabile e misteriosa caduta dal cofano della macchina, mentre si trovava nel parcheggio del centro commerciale di Sona "La Grande Mela". Stando a una prima ricostruzione dei fatti, pare che alla guida dell'auto ci fosse un amico della vittima e che la vettura fosse in movimento, anche se non a forte velocità. Zenti, invece, sembra fosse nel portabagagli col portellone aperto. Non si sa ancora, invece, se si trovasse seduto o in piedi all'interno del cofano. All'improvviso, comunque, avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto battendo la testa. Nessuno dei due ragazzi, però, pare avesse bevuto.

 

 

 

Nel frattempo la Procura di Verona ha disposto l'autopsia sul corpo del 21enne e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nessuna pista per ora è esclusa: si valuta un malore, ma anche una bravata o forse solo un tragico incidente. Intanto è grande il dolore degli amici: "Nei nostri occhi rimarrà indelebile il tuo sorriso, Michele, nei nostri ricordi la persona fantastica che sei, nei nostri cuori rimarrà viva l’amicizia vera e sincera che ci hai regalato".

 

 

 

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