Gratta e Vinci da 500mila euro? Roma, la signora si rovina la vita: massacrata in tribunale
Come rovinarsi la vita... con un Gratta e Vinci. Già, perché una signora ha provato ad incassare 500mila euro con un tagliandino falso, il tutto mentre si trovava in vacanza a Roma, quattro anni fa, per beccarsi una denuncia e finire a processo con l'accusa di tentata truffa ai danni dello Stato.
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E ieri, venerdì 15 ottobre, per Giuseppa Santoro, 60 anni, casalinga di origini calabresi ma residente in provincia di Verona, è arrivata a piazzale Clodio la sentenza di condanna: quattro mesi di reclusione con pena sospesa (la donna era incensurata) oltre al pagamento di 120 euro di multa e la concessione delle attenuanti generiche. Insomma, una tentata truffa che si è trasformata in un pessimo affare.
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E ancora, la signora è stata condannata a risarcire in sede civile Lotterie Nazionali, costituitasi parte civile nel processo per far valere la tutela del gioco lecito. Il pm Andrea Iolis aveva chiesto una pena di un anno e sei mesi. L'avvocato della Santoro, Valentina Romoli, ha commentato: "Faremo sicuramente ricorso in appello. La signora è una persona perbene ed aveva agito assolutamente in buona fede". Sarà...