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Klaus Davi, la telefonata inaspettata: "Pronto, sono Rocco Papalia". Omicidio di Salvaggio, cosa rivela il boss

Klaus Davi

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"Pronto, sono Rocco Papalia", ma non era uno scherzo, era proprio lui, il capo dei capi della ‘Ndrangheta in Lombardia, che nella serata ha contattato telefonicamente Klaus Davi dopo che il giornalista lo aveva cercato nella sua casa di Buccinasco in mattinata. Papalia non si è sottratto alle domande di Davi, affermando con tono fermo ma cortese: «Guardi, io Salvaggio neanche lo conoscevo. Solo Dio può dare e togliere la vita. Solo Dio se la può prendere. È Dio che crea e solo lui può dare o togliere la vita. Detto questo, a me poco interessa questa vicenda. Non so assolutamente con chi lui possa avere avuto dei rapporti, non so nulla. L’omicidio è avvenuto a Buccinasco? Il comune non è mica mio. Non è che perché 4 anni fa sono uscito, per forza sono stato io a fare l’omicidio. I miei presunti reati risalgono agli anni ’70, non ho mai comandato nessuno e nessuno mai si è permesso di comandare me. Se mi sono rotto la testa è perché ho deciso di farlo da solo, non certo perché me lo ha imposto qualcuno. Non conosco né nuove leve né vecchie leve. Quando il pm Alberto Nobili diceva “il gruppo Barbaro-Papalia” io replicavo “io sono Rocco Papalia. Quale grupppo?”, dicevo. A me degli altri non interessa… Voglio stare in pace e dimenticare i Barbaro-Papalia in questi anni che mi concederà Gesù Cristo».

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