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Green pass obbligatorio, sconcertanti dati Inps: l'Italia verso il lockdown di fatto?

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Venerdì 15 ottobre è diventato obbligatorio il Green pass. Il primo effetto? Il boom dei certificati di malattia. Stando ai dati dell'Inps, alle ore 12, nel pubblico e nel privato i certificati erano 47.393 e registravano un lieve aumento rispetto a due settimane fa. Si calcola un +5,5 per cento e un aumento del 23,3 rispetto a venerdì scorso. Da quanto emerge dai dati diffusi dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta i certificati arrivati l'8 ottobre erano 38.432 e 44.903 quelli del primo ottobre.

 

 

Sempre il ministro di Forza Italia si è espresso anche sui tamponi, che hanno visto un picco con l'obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro: "Il sistema tamponi nel primo giorno del Green pass al momento, sta tenendo: alle 13 ne risultavano effettuati circa 200mila, contro i 100mila di ieri". E ancora: "Nel primo giorno di obbligo di green pass nel mondo del lavoro, la Pubblica amministrazione sta dimostrando senso di responsabilità e organizzazione flessibile e intelligente, cogliendo a pieno lo spirito e le possibilità offerte dalle linee guida emanate dal Governo. Nei ministeri orari scaglionati, poche code, rientro ordinato".

 

 

Anche le proteste sono state pacifiche. A discapito di quanto si pensava, solo i portuali di Trieste e di Genova hanno manifestato contro l'obbligo di certificazione verde. Negli altri porti infatti, come quelli pugliesi o napoletani, non si sono registrate dimostrazioni. Qui le uniche code sono dovute ai lettori del Green pass.

 

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