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Viterbo, comprano un cucciolo di cane? Non proprio: terrificante scoperta, cosa si portano in casa

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Pensavano di aver acquistato un cane, ma in realtà era un lupo. Questa la truffa scoperta dalla procura di Viterbo, guidata da Paolo Auriemma, che ha sequestrato 23 esemplari e ha indagato i gestori dell'allevamento per aver violato le norme a tutela delle specie selvatiche. Ingenti le cifre chieste agli ignari acquirenti che pagavano i cuccioli anche 3mila euro. Ad accorgersi che qualcosa non tornava alcune famiglie.

 

 

I cani infatti non sembravano obbedire nemmeno a un addestratore esperto, anzi, reagivano violentemente. Da qui la scoperta: l'animale non era domestico ma selvatico. Altri hanno anche notato che il cane portato a casa non mangiava il solito cibo, ma carne cruda alla quale non faceva avvicinare nessuno. Tutte segnalazioni arrivate ai carabinieri Cites e che hanno portato gli investigatori a compiere una serie di approfondimenti. Risultato: gli animali provenivano dallo stesso allevamento.

 

 

Solo dopo l'esame genetico, disposto dal sostituto procuratore Massimiliano Siddi per verificare di quale specie si trattasse, il responso. La fattrice dell'allevamento era infatti un animale selvatico al 100 per cento, fatta accoppiare con dei cani lupo. Un rischio enorme perché, come spiegano gli esperti, questi lupi (spacciati per il cane conosciuto come lupo cecoslovacco) "possono diventare letali per gli stessi padroni".  

 

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