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Non è l'arena, Massimo Giletti contro il no Green pass Liccione: "Siete da Tso, mi prende per il c***o?"

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Nervi tesissimi a Non è l'arena tra Massimo Giletti e Marco Liccione, esponente di "Variante Torinese" e uno dei No Green pass in piazza a Roma sabato scorso, manifestazione culminata con l'occupazione della sede della Cgil. 

 

 

 

 


"Volevamo essere ascoltati dal governo, volevamo anche una semplice telefonata da loro. Qualcuno doveva ascoltarci", spiega Liccione motivando l'escalation in piazza. "Ma scusi, lei pensa che in quel momento Mario Draghi potesse chiamare lei o Castellino (Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova che ha guidato l'assalto alla Cgil, ndr) - chiede un Giletti costernato -. Ma com'è possibile? Tornate coi piedi per terra, c'è un limite!". 

 

 

 

 

 

 

 

"Io non ero neanche davanti alla Cgil, io sono andato a Palazzo Chigi", si difende Liccione. "Ma perché vi siete scontrati con la polizia? Cosa c'entra la Cgil, per lei è normale assaltare Palazzo Chigi? Ma siete da TSO, lo capite?", si infuria ancora Giletti. Il dialogo di fatto è impossibile. Liccione contesta la scelta di mostrare alcune immagini invece di altre e riferisce di "una camionetta impazzita contro trenta manifestanti, come birilli. Io e Castellino siamo dovuti intervenire aprendo la porta e togliendo le chiavi al poliziotto alla guida". La tesi è che gli scontri di fatto siano stati innescati in piazza Brasile dalle forze dell'ordine.

 

 

 

 

 

 

 

 

E qui Giletti non si tiene più: "Ma mi prende per il c***o?", e mostra altri filmati di camionette attaccate, per poi accusare Licciardo di aver attaccato proditoriamente gli agenti. "Liccione lei non mi può prendere in giro". Quindi il punto per così dire politico: "Lei cosa ha a che spartire con Castellino?". Liccione non risponde e il giornalista lo travolge: "Si svegli! Forse lei non ascolta o non sente preso dal suo egocentrismo. Cosa ha da spartire, segua il labiale".

 

 

 

 

 

 

"Io sei mesi fa ho firmato la mozione del Pd contro fascismo e nazismo, e io non mi aspettavo mai di entrare in una sede del Pd. Le è chiara la risposta?". "No, francamente - replica Giletti -, lei prende le distanze da queste violenze?". "La violenza non è mai giustificata, né da una parte né dall'altra". La serata si conclude dopo qualche minuto, con Liccione che si toglie l'auricolare, si alza e se ne va. 

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