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Reddito di cittadinanza, imbarazzo per Conte e Di Maio. Ventenne spacciatore arrestato a Canicattì: una scoperta sconvolgente

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Il reddito di cittadinanza continua a essere fonte di imbarazzo per Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, che rispettivamente da ministro del Welfare e premier furono i grandi fautori dell'assegno di mantenimento a chi è senza lavoro. A Canicattì (Agrigento), uno spacciatore è stato sorpreso nel cuore della notte nel quartiere storico di Borgalino mentre consegnava le dosi di droga, nello specifico di cocaina, direttamente a domicilio dai suoi clienti. Il 20enne incensurato è stato immediatamente identificato e per lui sono scattate le manette, dopo essere stato fermato per un controllo da una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile intorno alle 3.30 di notte.

Il ragazzo era a bordo di uno scooter e viaggiava a velocità sostenuta. Leggerezza fatale, visto che con sé aveva ben 30 dosi di stupefacenti da consegnare, oltre a un sasso di cocaina di 10 grammi, un coltello a serramanico con lama da 18 centimetri e 550 euro in banconote di piccolo taglio. Gli agenti hanno subito intuito che i contanti fossero proventi dell'attività di spaccio ed è così scattata la perquisizione nella casa del ventenne, dove sono stati rinvenuti e sequestrati altri 10 grammi di marijuana, cocaina e l'attrezzatura per confezionare le dosi da vendere.

Durante i controlli sull'identità del ragazzo, quindi, una sconvolgente scoperta: il 20enne percepiva il reddito di cittadinanza, e contestualmente all'arresto è stata fatta partire anche la procedura per la revoca dell'assegno fin qui percepito. Un altro esempio di truffa applicata al "reddito dei fannulloni", che ogni tanto sono pure delinquenti.

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