Vaticano, rivolta delle Guardie svizzere contro Papa Francesco: "No al vaccino, lasciamo il servizio"
In Vaticano, è rivolta delle Guardie svizzere contro Papa Francesco. Già, il giuramento di servire fedelmente il Pontefice offrendo, se fosse necessario, anche la vita, non può più essere onorato. Almeno per le Guardie svizzere no-vax, contrarie al vaccino contro il Covid.
Si apprende infatti che tre Guardie svizzere contrarie al siero hanno rinunciato al loro servizio in Vaticano. Il punto è che il vaccino, per loro, è diventato obbligatorio su precisa disposizione di Papa Francesco. In tutto erano sei le Guardie svizzere che non volevano vaccinarsi: tre di loro alla fine hanno accettato, le altre tre, al contrario, hanno preferito fare un passo indietro.
Una vicenda clamorosa di cui dà conto il giornale svizzero Tribune de Geneve. Il portavoce delle Guardie svizzere, Urs Breitenmoser, confermando e commentando la notizia, ha spiegato che tre alabardieri hanno lasciato il loro servizio "liberamente", mentre altri tre sono sospesi dalle loro funzioni fino a quando non avranno completato il ciclo vaccinale.
E ancora, il portavoce ha aggiunto: "È una misura che si adegua a quella di altri corpi d'armata nel mondo", il riferimento è ovviamente all'obbligo vaccinale, introdotto dal primo ottobre per tutti i dipendenti. E per le Guardie svizzere, considerata la loro vicinanza fisica al Pontefice, non sono sufficienti i tamponi: si è ritenuto che il test non bastasse perché potrebbe non rilevare contagi recenti. Insomma, per gli alabardieri l'unica possibilità era il vaccino. E tre di loro hanno detto "no".