Denise Pipitone, il testimone sordomuto manipolato? L'ultimo depistaggio: una testimonianza sconvolgente
No, le indagini sulla sparizione di Denise Pipitone, scomparsa nel lontano 2004 a Mazara del Vallo, non sono ancora chiuse. E ora a parlare è Giusy Della Chiave, figlia di Battista, il testimone sordomuto, oggi morto, che aveva rivelato di aver visto Denise.
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Le parole della donna sono drammatiche: sostiene infatti che lei e la sua famiglia vivono un incubo ormai da anni, ma si dicono sicuri che in realtà l'uomo di fatto non abbia mai visto Denise. La testimonianza è arrivata nel corso di Quarto Grado, dove ha spiegato: "È un incubo, siamo stati tirati in ballo, soprattutto mio padre, quando nemmeno parlava. Come fa mio padre a dire il nome di Giuseppe Della Chiave? A meno che quel giorno non c'è stato un miracolo e poi non si sia ritirata la voce", insiste.
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Dunque, la Della Chiave ha rimarcato: "Ho ho visto tanti gesti che faceva l'interprete a mio padre e lui non capiva nulla perché aveva tutto un altro fare. Era difficile pure per noi comprenderlo". Quindi, nel programma di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi, spiega che nel 2004, all'epoca della sparizione, il padre non lavorava più da anni nella fabbrica e che intorno alla sua figura sono state costruite molte bugie: "Mio padre non capiva nessuno. Mio padre diceva la verità ma di un racconto suo personale, di quando era ragazzino, non parlava della bambina. C'è stato un macello ma abbiamo la coscienza pulita", ha concluso Giusy Della Chiave ribadendo il calvario che la sua famiglia sta attraversando e subendo da anni.
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