Bollettino 2 ottobre, giù contagi e ricoveri. Ma quanto infettano i vaccinati? I primi dati ufficiali
La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo. Merito di una delle campagne di vaccinazione più avanzate a livello europeo, che ha fatto sì che la piena ripresa delle attività lavorative e scolastiche avvenisse in un clima ben diverso rispetto a quello dello scorso anno. Allora si iniziava a temere una nuova ondata, che è poi arrivata e ha costretto l’intero Paese ad affrontare altri mesi di lockdown o quasi: stavolta non si arriverà a tanto, grazie al circa 80 per cento di popolazione vaccinata con due dosi contro il Covid.
Video su questo argomentoCovid, la pillola che ammazza il virus e "supera" il vaccino: una rivoluzione, come e quando
Il bollettino di oggi, sabato 2 ottobre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 3.312 contagiati, 4.187 guariti e 25 morti a fronte di 355.896 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato allo 0,9 per cento (-0,2 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione rimane molto bassa, dato che a ricorrere alle cure ospedaliere sono quasi unicamente le persone non vaccinate: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -61, mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +3. La campagna di vaccinazione è invece arrivata a 89.976.471 dosi somministrate in totale.
Video su questo argomentoSapete perché in Africa si ammalano e muoiono meno persone che in Asia e in Europa? Covid, la svolta scientifica
Nel frattempo dall’Università di Oxford è stato reso pubblico uno studio importante sulla capacità dei vaccinati di trasmettere il virus rispetto ai non vaccinati: non è affatto vero che hanno la stessa capacità, anche se la ricerca deve ancora essere sottoposta a revisione. I primi risultati sono però molto incoraggianti: chi è vaccinato è meno infettivo anche con la variante Delta.