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Autostrade, il rimborso per il ritardo? Occhio al cantiere e all'orologio: come ti possono fregare

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Andrea Tempestini
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L’inferno inizia a Fornovo, nei pressi di Parma. Otto chilometri di coda, in aumento, di quelle code che proprio non ti muovi. Mai. E quando non ne puoi più né di sigarette né dell’autoradio, quando inizi ad essere davvero incazzato nero – sono partito alle cinque che «tranquilli siamo giù per cena anche se troviamo casino»- l'illuminazione: il "cashback delle Autostrade". Se resti imbottigliato, dal 15 settembre e "in sperimentazione fino al 31 dicembre" (spiega il sito di Autostrade), ti ridanno parte del pedaggio: che civiltà, bravi tutti, certo potevano farlo prima ma suvvia, meglio tardi che mai.

E lì per lì - magra consolazione- sei un po' meno incazzato. Sul "cashback" scateno mia moglie, che inizia a compulsare sullo smartphone, trova qualcosa da fare imprigionata sul sedile mentre, a velocità inesistente, avanzavamo nell'inferno fornovese. Primo fatto: per ottenere il rimborso è necessario installare una app, "Free To X", e con puntiglio lei la scarica e la installa. Secondo fatto: per calcolare il rimborso, leggi la tabella (che potete consultare al sito https://www.freeto-x.it/cashback). Già, perché bisogna incrociare i minuti di ritardo con i chilometri percorsi sulla rete autostradale (più chilometri fai, meno intaschi in caso di ingorgo: principio la cui comprensibile logica è quella di favorire i pendolari).

 

 

 

A spanne, considerato l'orario di arrivo (raccapricciante) che ci suggeriva Google Maps e i 230 chilometri da macinare in autostrada- la tabella parla chiaro - il rimborso sarà o del 75 o del 50 per cento. Ma, attenzione: il rimborso arriva solo se il calvario è provocato da "un cantiere per lavori sulla rete di Autostrade per l'Italia". Se è solo traffico o "solo" un incidente, fattacci tuoi. Facciamo due calcoli. L'ingresso a "Milano sud" avviene pochi minuti dopo le 18, l'odissea termina alla barriera "Versilia" alle 21.35. Tre ore e mezza secche per percorrere 230 chilometri (da casello a casello).

Per il cashback, Autostrade calcola una percorrenza media di 100 km all'ora: avremmo dovuto guidare in tutto 2 ore e 15 minuti (che per quella tratta, giuro, sono tantine). Il ritardo è di 45 minuti, e dunque - vedi tabellina - il rimborso ci spetta. Già, l'inferno iniziato a Fornovo terminava proprio quando terminava un cantiere, la coda era dovuta ai lavori, non al "troppo traffico". E di auto schiantate non ne ho viste. Peccato che a far fede per il rimborso siano i cantieri indicati sulla mappa della fantomatica app "Free To X", ma - e qui dovete credermi sulla parola quel cantiere sulla mappa in questione non era indicato. Una corsia chiusa prima, auto in sensi opposti sulla stessa carreggiata poi, ma quello non sarebbe un "cantiere". Forse chilometri di segnaletica non fanno un "cantiere"? Mistero. La app assicura efficienza: "Risponderemo alla vostra richiesta entro sette giorni".

 

 

 

Bravissimi-bis, tutto vero: richiesta di rimborso del pedaggio confezionata sabato mattina, la risposta arriva lunedì. Robe che neanche in Giappone. Ma la risposta recita: "La richiesta di rimborso non può essere accolta. (...) Il ritardo calcolato di 7 minuti non è sufficiente per ottenere il rimborso relativo ai 249,58 km". E dal Giappone si torna a razzo in Italia. Già, per Autostrade il ritardo dovuto ai cantieri è di sette miseri minuti, il resto chissà, forse agli alieni. E per chi si chiedesse perché i chilometri sono 249 e non 230 così come riporta Google Maps, la risposta è che nel conteggio rientra anche la tangenziale che precede la barriera. Su quei "7 minuti" chiedo lumi al servizio clienti di "Free To X", dove - sempre a tempo record - mi risponde la gentilissima Deborah: «Da verifiche effettuate risulta che il ritardo da cantiere calcolato non è sufficiente per ottenere il rimborso». Che poi è esattamente ciò che mi avevano già detto. Forse non ho capito le tabelline, forse la segnaletica che ingolfa l'autostrada non è un "cantiere", forse la "sperimentazione fino al 31 dicembre" non è ancora ben rodata. Per certo, questo "cashback" mi sembra una roboante presa per i fondelli. 

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