Pubblica amministrazione, "Covid alibi per non fare niente". Firmato Fantozzi: il tweet rimosso scatena la bufera
"Uffici pubblici: Covid come alibi per non fare nulla". A poco più di due settimane dallo stop allo smart working per i dipendenti pubblici voluto dal ministro Renato Brunetta, il Dipartimento della funzione pubblica ha postato sui suoi profili social un articolo sul lavoro da remoto. Il testo, pubblicato dal Giornale d’Italia e firmato ironicamente “Ugo Fantozzi”, è un racconto critico sui dipendenti che durante la pandemia di Coronavirus hanno svolto le loro funzioni da casa per evitare il contagio.
Perché Brunetta vuole Draghi al Quirinale
"Finte aperture al pubblico – scriveva il profilo– e interruzione del servizio alle spalle dei poveri Fantozzi". Il post è stato subito preso d’assalto dai commenti negativi, e pochi minuti dopo è sparito. Lo screenshot del post rimbalza comunque sui social e su Twitter spunta l’hashtag #BrunettaDimettiti.
"Un lavoro all'italiana". Brunetta, guerra totale allo smart working: l'ultimo affondo
Come scrive Il Giornale d'Italia, la storia twittata – benché firmata ironicamente “Ugo Fantozzi” – sarebbe vera e accaduta a Milano: non una parodia, insomma, ma una storia autentica raccontata in chiave “tragicomica”. Lo screenshot finisce subito pure tra decine di commenti sotto a un post della ministra Fabiana Dadone, che proprio sul lavoro agile riapre lo scontro di governo con Brunetta. Non il primo, anzi l'ennesimo, tra chi l'ha preceduto alla guida della Pa e l'attuale reponsabile. Per la prima il lavoro agile era una rivoluzione lanciata nell'emergenza Covid, per il secondo "un lavoro a domicilio all'italiana". Chi guarda al lavoro agile come ad un problema ha già perso la sfida perché non ha guardato a oggi ma si è voltato a rimestare nello ieri", ha spiegato la Dadone.