Vaccino, due dosi in un giorno. Il piano del ministero della Salute: cosa cambia da ottobre
Due dosi in un giorno. Ovvero, fare il vaccino contro l'influenza insieme alla terza dose dell'anti-Covid. È questa un'ipoteti alla quale sta lavorando il ministero della Salute, secondo quanto riporta La Repubblica. La circolare che sarebbe in via di definizione prevede il cosiddetto "booster" ovvero la terza somministrazione per le persone anziane e per il personale sanitario. A ottobre infatti chi ha più di 80 anni o vive in una Rsa farà di nuovo l'anti-Covid. Ora si pone una domanda: visto che agli over 60 è consigliato il vaccino antinfluenzale è meglio far passare 15 giorni tra uno e l'altro o farli insieme?
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Non ci sono ancora studi che chiariscano quale sia la scelta migliore: negli Usa si è deciso di procedere con la doppia somministrazione in contemporanea, dopo l'indicazione di Cdc, i Centers for disease control.. E sembra che anche l'Italia intenda comportarsi allo stesso modo. Al ministero si parla di due iniezioni, una per braccio, nel corso della stessa seduta. Del resto, sottolineano gli esperti, già l'antinfluenzale è preparato per proteggere contro tre ceppi di malattia stagionale e quindi è come se chi lo riceve facesse tre vaccini. Se nella stessa occasione si somministra anche l'anti Covid non aumenta il rischio di reazioni avverse.
E da quest' anno anche i farmacisti saranno coinvolti nella campagna per la vaccinazione antinfluenzale. Ma non è ancora detto che le farmacie si organizzino anche per fare la doppia dose nella stessa seduta agli over 80, se arriverà il via libera del ministero. È più probabile che questa si faccia dal medico di famiglia o nelle strutture delle Asl.