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Covid, l'allarme dei presidi: "Peggio dell'anno scorso". Scuola, contagio e quarantena: ecco le cifre

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La scuola è iniziata solo da qualche giorno ma molte classi sono già finite in quarantena. Sono oltre 200 in varie regioni italiane, più di 5 mila studenti, dalla scuola materna alle superiori, stando a quanto riporta La Stampa. Senza contare Puglia e Calabria, che aprono le scuole solo oggi. Sono bastati pochi giorni, insomma, per smentire il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, che solo qualche giorno fa assicurava: "La didattica a distanza è finita". 

 

 

 

"Inevitabile. Ed è ovvio che gli studenti in quarantena aumenteranno, visto che in Italia ci sono 400 mila classi con una media di 20 alunni ciascuna", ha detto il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli. Stando ai dati del ministero dell’Istruzione, circa 12 mila sarebbero sovraffollate. E quindi in quel caso non sarebbe possibile rispettare il metro di distanza tra i ragazzi. Ed è scontato che la maggior parte dei contagi avvenga nelle scuole dell’infanzia e alle elementari, dove i bambini non sono vaccinati.

 

 

 

"L’anno scorso avevamo cominciato con le quarantene a metà ottobre, ora nemmeno siamo partiti ed ecco qua", ha raccontato la preside del liceo scientifico Newton di Roma, Cristina Costarelli, che è anche presidente dell’Associazione presidi del Lazio. La dirigente, poi, ha criticato l'attuale gestione delle quarantene: "Prima era in carico alle Asl e ora è passata ai medici di base, senza che noi venissimo informati", con il rischio di "difformità e rientri a scuola alla spicciolata". Con l'arrivo del vaccino, quest'anno è cambiato anche il periodo di isolamento domiciliare: 7 giorni per i vaccinati, 10 giorni per i non vaccinati, fino a 14 giorni per chi rifiuta di sottoporsi al tampone. "Così c’è chi torna in classe prima e chi dopo, con evidenti problemi per i docenti nell’organizzare la didattica - ha spiegato la preside -. Se le le regole restano queste, si rischia di andare peggio dello scorso anno, nonostante i vaccini".

 

 

 

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