Coronavirus, Paolo Marangoni sconfigge il Covid, ma poi... il dramma a 38 anni

giovedì 16 settembre 2021
Coronavirus, Paolo Marangoni sconfigge il Covid, ma poi... il dramma a 38 anni
2' di lettura

Paolo Marangoni aveva appena 38 anni. Troppo pochi per morire. Eppure la sua vita si è interrotta nella notte fra sabato e domenica, mentre si trovava ricoverato all’ospedale dell’Angelo di Mestre. A spegnere una vita così giovane, Paolo viveva a Rovigo, è stata una leucemia con la quale lottava da tempo. Aveva superato anche il Covid, ma durante il ricovero la patologia sembra essersi riacutizzata e aver offerto il fianco a un infezione che a fronte del suo quadro di immunodepressione, non gli ha lasciato scampo. 

Michele Merlo di Amici morto per leucemia a 28 anni, il sacerdote rifiuta di celebrare la messa a Rosà

Il parroco di Rosà, don Angelo, si è rifiutato di celebrare la messa del funerale di Michele Merlo, l'...

La leucemia è la forma più aggressiva di tumore del sangue, prende il nome di leucemia promielocitica acuta. A causare la morte –sono sempre le emorragie. I primi sintomi per riconoscerla spesso sono la comparsa di emorragie cutanee. Sangue che esce dal naso, dalle gengive; oppure possono essere coinvolti l'apparato digerente, quello genito-urinario e il sistema nervoso centrale. Sintomi che quasi sempre si accompagnano a stanchezza e malessere generale.

Michele Merlo, il drammatico sfogo del padre: "Non ho più un motivo per vivere", ore di angoscia

Un dolore tremendo. Difficile, impossibile, da descrivere. Una storia, quella legata alla morte improvvisa di Michele Me...

La leucemia linfatica cronica è  la leucemia più frequente nel mondo Occidentale rappresentando circa il 30% di tutte le leucemie ed è la più frequente negli anziani (l’età media alla diagnosi è attorno ai 70 anni). Nel 66% dei casi la diagnosi avviene in uno stadio asintomatico. Secondo i dati, negli Usa vengono diagnosticati 21.250 nuovi casi ogni anno, in Italia sono circa 4.000. Oggi le nuove terapie consentono una lunghissima sopravvivenza e nei pazienti che iniziano il trattamento oltre il 90% ha una risposta favorevole e conduce una vita normale per periodi prolungati. Non nel caso, purtroppo, di Paolo Marangoni.