Gratta e vinci, ruba i biglietti in tabaccheria. Fuga lampo, incastrato così: chi è il rapinatore, una storia straziante
I Gratta e vinci e le tabaccherie, un binomio molto pericoloso. Un uomo, tossicodipendente, sabato pomeriggio a Canicattì ha rapinato una tabaccheria verso le 17.30 in via Pirandello, a volto coperto e armato di una spranga di ferro. La refurtiva? Diversi biglietti di Gratta e vinci, quindi si è dato alla fuga perdendo per strada pure qualche tagliando. Ai carabinieri che si erano messi sulle sue tracce dopo circa mezz'0ra è arrivata la telefonata del fratello del rapinatore.
L'uomo, disperato, sapeva delle difficoltà del fratello e della sua abitudine a minacciare e taglieggiare i commercianti della zona per trovare i soldi necessari all'acquisto della dose quotidiana di droga. La sua telefonata alle forze dell'ordine è stata straziante: "Sappiamo che nostro fratello ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare…". Il rapinatore è stato quindi portato in caserma dove ha ammesso le sue responsabilità ed è ora stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento. Familiari e carabinieri, intanto, hanno avviato il percorso di recupero per far disintossicare il rapinatore.
La scorsa settimana, sempre in tema di Gratta e vinci, aveva tenuto banco la storia, al limite dell'inverosimile, del tabaccaio di Napoli Gaetano Scutellaro che aveva letteralmente a una anziana cliente un biglietto vincente da ben 500mila euro. Datosi alla fuga, era stato bloccato pochi giorni dopo all'aeroporto di Fiumicino, dove all'insaputa dei suoi stessi familiari era pronto a imbarcarsi per le Canarie per rifarsi una vita forte del colpo di fortuna. L'uomo ha per ore tenuto in piedi la menzogna, "sono io il truffato", arrivando addirittura a denunciare l'anziana donna, prima di venire smascherato dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della tabaccheria e dai messaggi a sfondo estorsivo inviati alla legittima proprietaria del biglietto.