Gratta e Vinci rubato, drammatica beffa per la pensionata: "Addio a tutti i soldi, ecco perché non potrà incassare"
Ora l'hanno arrestato. Il tabaccaio più famoso d'Italia Gaetano Scutellaro, 57 anni quello che, stile "Operazione San Gennaro", subito dopo aver scippato una pensionata di 69 anni del Gratta e vinci da mezzo milione di euro, è stato beccato mentre tentava d'involarsi alle Canarie, è finito in carcere, con le gravi accuse di furto pluriaggravato e tentata estorsione. E dunque si guadagnaerà altre prime pagine, perché- se è colpevole- un così perfetto miscuglio di faccia tosta, subdola astuzia e patetica imbranataggine va mostrato. E allora ecco fotografie del tabaccaio sulla moto d'acqua con un cubano tra i denti in qualche lido esotico, o che brinda in aereo "in business class" dicono le cronache (ma dalle foto è una business un po' squallida) o impegnato in altre attività rilassanti e perfettamente innocenti, quasi a sottolinearne la spregiudicata avidità. Per la verità, se si dovessero giudicare le persone dalle immagini che postano sui social, nessuno scamperebbe l'ergastolo. Tuttavia è singolare che l'eroe del giorno sia lui, mentre pochi si stanno interessando alla vecchierella che starà vivendo ore d'angoscia.
Solo "Il Mattino" ha raccolto poche amare parole: «Ho sbagliato a fidarmi, ho solo chiesto aiuto», e il profondo timore di vedere i 500mila euro ammiccare all'orizzonte come una fata morgana, senza mai migrare sul suo conto corrente. Lo stesso direttore dei Monopoli, che ha sospeso cautelativamente la vincita, si dichiara «fiducioso» che la signora recupererà il maltolto, e rammenta che per incassare ci vuole «il tagliando originale e integro». E fin qui, pare, nessun rischio: lo stesso tabaccaio ha detto ai carabinieri, raccontando la sua contorta versione in cui rigira la frittata, che il tagliando l'ha depositato in una banca di Latina, dove sarebbe stato sequestrato. Ma se il tabaccaio insistesse a dire che è suo, anche adesso che si trova in cella? Peraltro, l'arresto scaraventa la faccenda su un piano che, se possibile, la complica ulteriormente. «La signora può fare causa alla tabaccheria» dice il direttore dei Monopoli.
Capirai! Fare causa a una tabaccheria truffaldina piuttosto che incassare a stretto giro 500mila euro non è di gran consolazione. Una causa del genere, gestita da un buon azzeccagarbugli, potrebbe trascinarsi per un decennio, e la legittima vincitrice, data l'età, rischia non solo di non godersi la somma, ma di non percepirla mai. E poi, per quanto "ben avviata" come si legge, di quanto mai potrà risarcirla la tabaccheria? O questa storia si risolve in fretta, e la vincita viene incassata in tempi ragionevoli, oppure per la signora quello che doveva essere un rarissimo bacio della fortuna, agognato invano da milioni di persone ogni giorno, diventerà un calvario. Ce la immaginiamo, l'umile vecchina, che va a fare la spesa e guarda tutti i prezzi, sceglie le marche più convenienti per fare una spesa compatibile con la sua esile pensione, e mentre protende la mano cagionevole a una scatola di tonno discount si dice: «Ma che sfaccimm'! Mi potevo comprare tutta una pescheria!». E chissà che notti insonni! Tormentata da visioni allettanti di benessere, lusso, oppure semplicemente della definitiva tranquillità economica dopo una vita passata lesinare, a tribolare, a mettere da parte... e il risveglio brutale, con quel mucchio di soldi che sembra lì, a portata di mano ma, come nel supplizio di Tantalo, svanisce non appena prova ad afferrarlo.
E dopo una mazzata del genere, come si fa a non rodersi l'anima per tanta malasorte? Che prima ti illude, facendoti imbroccare una possibilità su alcuni milioni, e poi ti trasforma nella prima vincitrice di Gratta e vinci della storia scippata dal tabaccaio, peraltro incensurato, non un truffatore di carriera. Il rimorso per aver chiesto aiuto, da buona vecchina ingenua quale sarà - eppure, santo cielo, è napoletana! Possibile non sia esperta delle ben note, sgradevoli inclinazioni di alcuni suoi concittadini?-, se lo trascinerà dietro finché la vicenda, come le auguriamo, non andrà a buon fine. In tal senso vorremmo fare un appello agli inquirenti e, eventualmente, ai magistrati: aprite una corsia preferenziale per la sprovveduta signora, cercate di farle avere i soldi in fretta, altrimenti temiamo che, a Napoli, il tabaccaio del rione Materdei diventi più famoso del sindaco del rione Sanità.