Denise Pipitone, la guardia giurata di Milano: "Mi impedirono di fermare Danas e la donna rom"
Gli hanno impedito di trattenere la bimba che poteva essere Denise Pipitone. Intervistato da Morning News su Canale 5, Felice Grieco ricorda cosa successe a Milano quasi 17 anni fa, il momento che avrebbe potuto far svoltare il giallo di Mazara del Vallo. Grieco era la guardia giurata che avvistò una bimba, somigliante a Denise sparita misteriosamente in Sicilia l'1 settembre 2004, insieme a una donna rom. Era il famoso video rilanciato anche da Chi l'ha visto? in cui la donna chiamava la piccola con un nome simile in modo inquietante a quello della Pipitone, Danas.
Denise, la domanda a cui l'ex pm non ha risposto: in aula la svolta decisiva sul caso?
"Chiamai subito le forze dell'ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c'era seduta Denise", ricorda Grieco a proposito di quel 18 ottobre 2004. Era all'esterno della banca dove lavorava come guardia giurata quando vide la scena: un gruppo di nomadi con quella bimba. "Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via. Io non ero sicuro che quella bambina fosse Denise, chiesi autorizzazione alle forze dell'ordine di fermarla, ma mi fu negata".
Una leggerezza, o forse un ordine nel pieno del rispetto delle regole. Forse sarebbe bastata una banale "scusa" e il giallo di Denise avrebbe potuto avere un altro finale. Oggi la guardia giurata è pieno di rimorsi: "Avrei potuto agire di testa mia, ma poi avrei dovuto affrontare tutte le conseguenze". Secondo Piera Maggio, mamma di Denise, l'unica pista ancora in piedi dopo tutti questi anni è proprio quella del rapimento.