Variante Delta, “quanti morti da qui a dicembre”. E nel bollettino del 30 agosto continuano a salire i ricoveri
La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, anche se in alcune regioni i dati iniziano ad essere da zona gialla: non un buon segnale in vista della ripresa a pieno ritmo della vita lavorativa e soprattutto dell’attività scolastica. La Sicilia è stata la prima a tornare alle restrizioni in zona gialla, mentre Sardegna e Calabria potrebbero essere le prossime a seguirla guardando ai tre parametri decisivi, quelli dell’incidenza dei casi e dei ricoverati in reparti Covid e in terapia intensiva.
Il bollettino di oggi, lunedì 30 agosto, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 4.257 contagiati, 3.854 guariti e 53 morti su 109.803 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 3,9 per cento (+1,2 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono saliti a 141.393, i deceduti a 129.146, ma i dati più importanti in questo momento sono quelli che arrivano dal sistema sanitario nazionale: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +131 (4.264 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +23 (548) a fronte di 50 nuovi ingressi.
Nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione, che è arrivata a 77.323.138 dosi somministrate: va però superato al più presto l’80 per cento di popolazione vaccinata per mettersi al riparo il più possibile in vista dell’autunno. Le stime a livello europeo non sono infatti particolarmente incoraggianti: l’Oms ha definito affidabile la proiezione secondo cui da oggi al primo dicembre in Europa potrebbero contarsi altri 236mila morti a causa del Covid.