Aereo scomparso in Sicilia, il mistero nel triangolo delle Bermude dei cieli italiano
Un aereo scompare nel nulla nei cieli del triangolo delle Bermude italiano, al largo della Sicilia. A bordo ci sono Bepi Cajozzo e due piloti milanesi. L'aereo è il Myster, siamo nel febbraio del 1978. A quarant'anni dalla vicenda c'è chi pensa che Bepi sia ancoa vivo, in qualche paradiso terrestre. Magari insieme ai due che erano con lui sul piccolo jet privato. A ricordare questo caso misterioso è Repubblica. Il velivolo privato era sparito tra Ustica e Palermo nel pomeriggio di giovedì 22 febbraio 1978, quasi due anni prima della tragedia del Dc 9 dell'Itavia, sulla stessa rotta e sullo stesso tratto di mare.
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I resti dell'aereo Myster non sono mai stati trovati. E' come se il velivolo - un jet costoso e moderno capace di volare a 900 chilometri orari e a 12mila metri, si fosse smaterializzato. Il mezzo era costato un miliardo e 800 milioni di lire. Un prezzo che poteva permettersi il costruttore palermitano Francesco Maniglia, proprietario, appunto, dell'aereo scomparso.
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Alle 16,08 il jet con Bepi Cajozzo, Antonio Marchese ed Ernesto Carcano, tutti trentenni, è un puntino sullo schermo radar dello scalo di Punta Raisi. Sta tornando da Roma dove ha lasciato Francesco Maniglia. Ma in un istante il puntino che segna la rotta del Myster sparisce all'improvviso dai radar per non riapparire più. Ma può un aereo sparire così nel nulla, senza lasciare traccia?
Secondo gli esperti se l'impatto avviene con una certa angolazione con la superficie del mare, l'aereo entra in acqua e si inabissa. Poi però resta sul fondo del mare. E invece quella zona scandagliata in lungo e in largo non mostra relitti. Quindi il Myster non è mai caduto? O qualcuno nascosto il relitto?