Green Pass, "discoteche chiuse perché Roberto Speranza odia Briatore": la clamorosa accusa del gestore della Capannina
Il Cts aveva espresso parere favorevole alla riapertura delle discoteche con il Green Pass, ma la vita notturna continua a rimanere esclusa da ogni provvedimento di governo. Di conseguenza i gestori pur di lavorare se ne stanno inventando una più del diavolo, incorrendo però spesso e volentieri in sanzioni. “Dietro l’atteggiamento del ministro Roberto Speranza nei nostri confronti in realtà c’è la sua antipatia per Flavio Briatore, dopo quello che ha detto l’estate scorsa”: lo ha dichiarato Antonio Degortes, gestore della Capannina, il locale chiuso per violazione delle regole Covid.
Chiusura arrivata a causa di tre serate di ballo, che non è stato neanche “mascherato” da cena al ristorante, in aperta polemica con la decisione del governo di snobbare le discoteche. “Noi abbiamo chiesto di riaprire col Green Pass, i tamponi e l’effettivo tracciamento dei ragazzi, ma non c’è stato verso”, ha sottolineato Degortes in un’intervista a La Stampa. “Stiamo pagando una questione fra il ministro e Briatore - ha ribadito - ma io non sono Briatore e noi continuiamo a non poter lavorare”.
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Il gestore della Capannina ha anche annunciato iniziative clamorose: “Stiamo studiando un Beach party, una festa davanti al resort del ministro col dj su una barca e la gente a ballare sul bagnasciuga, in acqua. La Digos ha cercato di convincermi a finirla qui, ma noi non abbiamo più nulla da perdere. Invece se ci permettessero di aprire col Green Pass, questo spingerebbe i ragazzi a vaccinarsi, quando proprio a Castiglione della Pescaglia, nelle vie dei localizzi del centro, si ammassano in centinaia”.