Denise Pipitone, "la ho vista in hotel". Clamoroso, non solo l'ex pm: chi finisce a processo (17 anni dopo)
Non si fermano le indagini della procura di Marsala sul caso di Denise Pipitone. La bambina scomparsa nel 2004 a Mazara Del Vallo in circostanze ancora oggi misteriose. Una storia che la televisione ha cavalcato, ma che ha anche aiutato a scoprire depistaggi, false testimonianze e le tante incongruenze nelle indagini. dopo il rinvio a giudizio di Maria Angioni, indagata dalla procura per false dichiarazioni al pubblico ministero per aver detto di aver trovato Denise viva con marito e figli, è stata rinviata a giudizio anche la consorte della coppia romana che avrebbe visto la bambina scomparsa all’Hotel Ruggero II di Mazara del Vallo, mentre la posizione del marito sembrerebbe archiviata. Anche per la donna l'accusa è di false dichiarazioni ai pm.
Tanti comunque i punti oscuri dopo 17 anni. A restare in ballo è la pista legata ai rom. "Il video girato dalla guardia giurata, Felice Grieco, a Milano, un mese dopo la scomparsa di Denise sembrerebbe l’unica strada ancora non dichiarata definitivamente chiusa. L’analisi dell’accento e del tono della voce nel filmato di “Danàs” non sembrerebbero coincidere con quello di un gruppo di nomadi, situazione ancora oggi non definitivamente chiarita", rivela il Tempo.
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L'altra pista battuta dagli inquirenti è stata quella del rapimento da parte dalla primogenita del padre naturale di Denise, Jessica Pulizzi, che è stata assolta in tre gradi di giudizio, nonostante i giudici avessero riconosciuto la potenzialità di un suo movente. Denise Pipitone è scomparsa il 1 luglio 2004 da Mazara del Vallo. Sotto indagine, ma si aspettano ancora conferme anche la madre di Jessica Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, il nipote di un testimone audioleso della prima indagine.
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