Denise Pipitone, la domanda a cui l'ex pm non ha risposto: in tribunale la svolta decisiva sul caso?
Il caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo nel lontano 2004, si arricchisce di un nuovo capitolo: è stata infatti ufficialmente rinviata a giudizio Maria Angioni, l'ex pm che per prima indagò sul caso. Il tribunale di Sassari la ha infatti invitata a comparire il prossimo 23 dicembre dinanzi al giudice di Marsala. L'accusa nei suoi confronti è quella di false dichiarazioni ai pm.
Già, Maria Angioni infatti era andata in televisione a parlare di una possibile e imminente svolta nelle indagini. E ancora, aveva affermato che Denise Pipitone fosse viva, ma inconsapevole di essere la bimba sparita a Mazara del Vallo. Come se non bastasse, l'ex pm aveva insistito su fughe di notizie e depistaggi nelle indagini. E così gli accertamenti dei magistrati di Marsala, che però sono arrivati a conclusioni diametralmente opposte.
Ma nel frattempo, riportati da La Stampa, emergono dei dettagli relativi agli interrogatori, che i pm hanno tenuto e tengono tutt'ora ben riservati. Il punto è che l'ex pm Angioni, da indagata, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere su alcune circostanze relative ai suoi racconti televisivi, giudicati infondati da chi sta indagando. Insomma, da parte dell'ex pm dei silenzi molto misteriosi. La Angioni, da par suo, si era auspicata il rinvio a giudizio proprio per poter portare la sua verità in aula. E chissà che le risposte che non ha voluto dare a chi sta indagando su di lei non riguardino proprio questa sua verità...
"Voglio andare a processo". Denise, rivelazioni clamorose alla sbarra? La bomba dell'ex pm