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Morto Roberto Calasso, il presidente di Adelphi aveva 80 anni: una storia d'amore con la letteratura

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Lo scrittore ed editore Roberto Calasso, direttore editoriale della casa editrice Adelphi, è scomparso nella gironata di oggi, giovedì 29 luglio 2021, a causa di una malattia che ha segnato gli ultimi anni della sua vita. Considerato uno degli intellettuali più influenti dell'epoca attuale, Calasso se ne va il giorno in cui Adeplhi aveva deciso di pubblicare due suoi libri: "Bobi", che narra la storia di Roberto Bazlen, ideatore della casa editrice di cui era direttore editoriale e "Memé Scianca". Calasso era considerato un punto di riferimento nel panorama editoriale, a livello internazionale. All'età di soli 21 anni, insieme a Roberto Bazlen, collaborò alla fondazione di una nuova casa editrice, nata ufficialmente come Adelphi nel 1963, per mano di Luciano Foà e Roberto Olivetti. 

 

 

Calasso vi lavorò, diventandone uno dei volti negli anni successivi. Dal 1971 ricoprì il ruolo di direttore editoriale e dal 1999 quello di presidente. La vena letteraria di Calasso si era intravista sin dalla sua adolescenza. Dopo aver frequentato il Liceo Tasso di Roma, Calasso si è laureato in Letteratura con Mario Praz. L'editore lascia la moglie, la scrittrice svizzere Fleur Jaeggy, mentre i due figli, Josephine e Tancredi, erano frutto del suo matrimonio precedente con la scrittrice Anna Katharina Fröhlich. Tra i suoi libri più noti spiccano "Le nozze di Cadmo e Armonia", "Ka" e "La letteratura e gli dèi". 

 

 

In una intervista datata a qualche anno fa, l'editore aveva spiegato a la Repubblica il motivo per cui gli Adelphi avevano avuto una certa influenza, anche sulla classe dirigente dell'Italia: "Le persone che leggono i nostri libri sono le più varie - aveva risposto Calasso -. Talvolta si incontrano e si riconoscono tra loro. Ma non ho mai contato su un effetto sociale o politico. L'editore come pedagogo è una concezione per me del tutto estranea". 

 

 

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