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Variante Delta, maxi-focolaio a Pordenone: 50 contagiati. Un cupo sospetto sui militari Usa

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Maxi focolaio a Pordenone: una festa organizzata in discoteca ha letteralmente fatto impennare i contagi da Covid-19. I positivi sarebbero una cinquantina, tutti collegati a quell'evento o a contatti stretti di chi vi aveva partecipato. Stando alla ricostruzione riportata dal Messaggero, sabato 17 luglio il locale ha organizzato un evento nel giardino esterno, con distanziamento e niente ballo, infatti la pista ospitava sedie e tavolini. L'idea iniziale, insomma, era quella di lasciare aperto il bar con un po' di musica di sottofondo.

 

 

 

Qualcosa però è andato storto. Il maltempo, infatti, si è abbattuto sulla zona in cui si trovava la discoteca e quindi tutti i partecipanti dell'evento sono stati costretti a cercare riparo nelle sale interne del locale. Questo assembramento non programmato sarebbe stato sufficiente per far divampare il focolaio. Da quanto si apprende, si tratta soprattutto di persone giovani, under 30, asintomatici o con sintomi lievi.

Adesso sulla vicenda sta indagando la Questura di Pordenone: bisogna cercare di capire e verificare se sono state applicate tutte le prescrizioni imposte dalla normativa attualmente in vigore. Nel report diffuso qualche giorno fa dal Dipartimento di prevenzione, relativo ai primi 19 contagiati, si contavano undici cittadini italiani e otto americani, circostanza legata al fatto che la Base Usaf dell'aeronautica militare statunitense di Aviano sia molto vicina al locale notturno. 

 

 

 

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