Vaccini, il no vax Paolo Viviano: "Cosa ho visto in rianimazione". La sconvolgente rivelazione dell'operatore sanitario
Anche lui era uno di quelli contrari alla vaccinazione anti Covid, uno di quelli che pensava che non fosse sicuro e che fosse meglio aspettare. Ma adesso, Paolo Viviano, operatore sanitario, ormai ex no vax, spiega oggi 26 luglio a Morning News, per quale ragione ha cambiato idea: “Io e molti miei colleghi eravamo no vax, perché in tanti pensavamo che questo vaccino fosse dannoso, sperimentale con effetti collaterali”, ha premesso.
Quindi Paolo Viviano ha raccontato la sua svolta: "Ho visto in rianimazione persone di 40-45 anni in pericolo di vita, ho visto gente morire intubata e allora mi sono deciso. Ho ritenuto opportuno per me e per gli altri mettermi in sicurezza", ha proseguito l'operatore sanitario che ha commentato anche le manifestazioni di piazza dei giorni scorsi del popolo no vax e no pass: "Mi dissocio da queste iniziative, perché l'unica soluzione è vaccinarsi subito per fermare il virus", ha osservato.
Infine Paolo Viviano ha lanciato un appello agli italiani: "Vaccinatevi tutti. Mettiamo in sicurezza questo Paese per noi e i nostri figli, se no non ci sarà futuro perché questa pandemia non si fermerà".
Diversamente da questo operatore sanitario, nei giorni scorsi in piazza insieme ai no vax, è stato beccato Pierluigi Garavelli, primario di Malattie infettive all'ospedale Maggiore di Novara, alessandrino, Cavaliere della Repubblica da cinque giorni, pioniere delle cure domiciliari per il Covid con l'idrossiclorichina. "Non ero lì per protestare ma per fare informazione come ho sempre fatto in tutta la mia carriera professionale, nelle scuole, negli ambulatori", si è difeso. Ma ora rischia un provvedimento discipliinare dal suo ospedale.