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Long-Covid, il medico del Gemelli: "Cosa sta succedendo nel nostro reparto". Gli effetti a lungo termine e i "giri della morte"

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I contagi da Covid in Italia stanno crescendo per via della variante Delta. Ma lo stesso non può dirsi delle ospedalizzazioni e delle morti, che non sembrano aumentare grazie alle dosi di vaccino già somministrate. Chi c'è allora in reparto in  questi giorni? Risponde Roberto Bernabei, geriatra del Gemelli di Roma e medico del Papa, che in un'intervista al Corriere della Sera ha detto: "Un terzo sono gli stessi 'protagonisti' delle prime ondate epidemiche, gli ultra 75enni. La metà di loro sono stati ricoverati per problemi legati alla vecchiaia e, una volta sottoposti a tampone, si è scoperto che avevano anche il Covid, seppure in forma lieve o asintomatica. A portarli da noi sono stati il diabete, lo scompenso cardiaco e le patologie croniche, non il Sars-CoV-2. L’altra metà non era vaccinata".

 

 

 

Bernabei poi ha spiegato che un'altra parte di ricoverati è rappresentata da "giovani positivi sotto i 42 anni, rigorosamente non vaccinati. Anche fra loro non ci sono state vittime però qualcuno si è fatto un bel giro della morte, come lo chiamo io. Terapie pesanti a base di cortisone ed eparina, alti flussi di ossigeno, un paio sono finiti in terapia intensiva. Mi domando il senso di andare incontro a questa esperienza che potrebbero evitare con due semplici gesti. La doppia dose di vaccino". Prendere il Covid, infatti, come detto dall'esperto, "non è sempre una passeggiata. Guarisci e poi non sai se ti porterai dietro qualche noia, anche lieve". Il riferimento è al cosiddetto Long Covid, una sorta di malattia che colpisce i guariti dal virus, i quali anche a distanza di due mesi dal tampone negativo accusano una serie di postumi persistenti. Nell'ultimo rapporto dell'Iss sono stati contati circa 200 sintomi a carico di diversi organi.

"Abbiamo aperto il primo day hospital dedicato al Long Covid, diretto dal professor Francesco Landi. C’è una lista d’attesa lunga fino a novembre - ha raccontato il geriatra del Gemelli -. Ecco perché insisto tanto: il virus non bisogna prenderlo, punto e basta. Non conosciamo ancora bene gli effetti a distanza dell’infezione". A proposito delle piazze no-vax invece ha affermato: "È assurdo che nemmeno l’evidenza dell’effetto straordinario delle vaccinazioni, l’altrettanto evidente effetto dannoso del Covid 19, anche nei giovani, convincano questa gente ad avere comportamenti civili, di rispetto".

 

 

 

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