Coronavirus, bollettino 23 luglio: oltre 5mila casi e 17 morti. Ma Brusaferro rassicura: "Impatto sugli ospedali limitato"
Sono 5.143 i nuovi casi di coronavirus in Italia, in lieve aumento rispetto ai 5.057 di ieri. Lo si legge nell'ultimo bollettino diramato dal ministero della Salute, che registra 17 morti, due in più rispetto a quelli del giorno precedente. Diminuisce di poco il tasso di positività, che passa dal 2,3% di ieri al 2,2 di oggi. Il trend dei contagi è comunque in crescita: la soglia dei 5mila è stata superata per il secondo giorno consecutivo.
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Preoccupa anche il fatto che l’indice di contagio Rt sia passato dallo 0,91 a all'1,26: è la prima volta che torna sopra l’1 dal 26 marzo e si proietta verso l'1,55 per la prossima settimana. "Crescono da 2267 a 2958 i comuni con almeno un caso di Covid — ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, illustrando il report settimanale — ma l’impatto sugli ospedali è limitato. Si sta abbassando l’età media dell’infezione a 25 anni, quindi è la popolazione più giovane che alimenta i nuovi casi. Sta aumentando la quota della variante Delta e sta progressivamente decrescendo la variante Alfa".
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Dall'altra parte Roberto Speranza invita a non abbassare la guardia: "I numeri del Covid che ci vengono segnalati dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei e dalle regioni sono nuovamente in crescita. L’Italia sta provando a mettere in campo una strategia di contenimento del virus in questa fase, che è diversa rispetto alle precedenti per un elemento di fondo, ossia una significativa presenza di vaccini a disposizione". Come spiegato da Brusaferro, il sistema sanitario non sembra essere sotto pressione in questo momento. Nei reparti Covid ordinari, infatti, i posti letto occupati sono aumentati di 70 unità, per un totale di 1.304 ricoverati. Mentre in area critica i posti letto occupati sono diminuiti di 3 unità, portando il totale dei malati più gravi a 155. Le dosi di vaccino somministrate finora sono oltre 63,8 milioni.