Variante Delta, Luca Richeldi: "Dati come lo scorso ottobre quando non c'erano i vaccini. Perché ora ho di nuovo paura"
L'effetto della Variante Delta sul bollettino: oltre 4mila casi in un giorno, il dato più alto dallo scorso maggio. Un quadro inquietante che fa ammettere a Luca Richeldi, pneumologo dell'ospedale Gemelli di Roma, di "avere paura per chi non è vaccinato". "I contagi salgono, siamo poco distanti dall'incidenza dello scorso ottobre, quando i vaccini non erano ancora arrivati: nell'ottobre 2020 eravamo intorno a 60 casi ogni 100 mila abitanti, oggi siamo già sopra i 30". Ecco perché, spiega il professore al Corriere della Sera, il Green pass insieme ai vaccini è l'unico modo per evitare che il quadro del Coronavirus peggiori. "Sarebbe come avere una laurea in legge e non usarla per fare l'avvocato. È giustissimo e lecito che, nell'interesse della collettività, sia interdetto l'ingresso ai non vaccinati nei luoghi dove non è possibile rispettare le regole di distanziamento e l'uso della mascherina su bocca e naso".
Lo scenario imminente non è roseo. "Ho paura per chi non ha potuto o voluto vaccinarsi. Ci dobbiamo aspettare la pandemia dei non vaccinati che sono il 15% degli over 60, quelli che non hanno ricevuto nemmeno una dose. Se venissero contagiati sarebbero in pericolo di malattia grave e anche di morte esattamente come un anno fa. È in questa categoria che si concentrano la maggior parte dei decessi". Rischia anche quel 25% dei non immunizzati sotto i 60 anni: "Possono sostenere la circolazione del virus e aumentare la possibilità che colpisca i soggetti vulnerabili: la vedo un po' come un'ingiustizia sociale".
C'è un buco nero nella lotta clinica al Covid, l'assistenza domiciliare: "Abbiamo creato nuovi posti letto di rianimazione e ospedali dedicati al Covid. Ci siamo dimenticati però delle cure sul territorio: questo significa avere la possibilità di seguire i malati nelle loro abitazioni, senza che arrivino in ospedale e quindi non togliere spazio e risorse ad altre patologie".