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Coronavirus, Silvio Brusaferro mette in guardia sul long-Covid: "Sintomi nel 13% dei guariti dopo 12 settimane"

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Chi pensa di poter rischiare il contagio da Covid perché "tanto i sintomi sono lievi" si sbaglia di grosso. Lo ha spiegato al Corriere della Sera Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico: "L’infezione va evitata a ogni costo. Esiste una condizione che si chiama long Covid, la persistenza dei sintomi a diverse settimane dalla guarigione. I dati internazionali suggeriscono che ci sia un numero non trascurabile di questi casi: dopo 12 settimane fino al 13% dei guariti risente del post Covid".

 

 

 

Brusaferro, comunque, non esclude che a contagiarsi possano essere anche i vaccinati con doppia dose, che però restano protetti dalla malattia grave e quindi da morte e ospedalizzazione: "Chiunque sia vaccinato con ciclo completo non può escludere di poter essere contagiato. La protezione da malattia grave e morte è molto elevata, scende leggermente nel difendere dall’infezione: 88%, tasso comunque notevole".

 

 

 

Il presidente dell'Iss, poi, si è detto contrario alla caduta di tutte le restrizioni in Gran Bretagna, dove i contagi continuano a salire soprattutto per la variante Delta: "Sono decisamente più vicino all’approccio italiano, quello di muoversi lungo la strada della massima precauzione, quindi continuare come è stato fatto finora, consapevoli dei rischi".

 

 

 

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